Le tematiche ambientaliste hanno ispirato fin dall’Ottocento riflessioni filosofiche e opere letterarie, come Walden di Henry David Thoreau e Natura di Ralph Waldo Emerson, e oggi - tra le tante - libri come Le otto montagne di Paolo Cognetti, Oltre il confine di Cormac McCarthy, o il film Into the Wild di Sean Penn.
E da quando sono apparse sui giornali le prime foto di una giovanissima Greta Thunberg che scioperava per il clima, sono passati pochi anni, ma la sensibilità per l’ambiente, l’inquinamento e le variazioni climatiche si è diffusa con una velocità impressionante.
Non c’è dubbio che si tratti di uno dei temi più sensibili della contemporaneità. Eppure ci sono almeno due motivi che rendono difficile e accidentata la strada verso il superamento dell’uso dei combustibili fossili e un’inversione di tendenza.
Da un lato, la rivoluzione verde comporta dei sacrifici e dei costi. Sacrifici che rappresentano una limitazione ai consumi e alle abitudini, che può incidere sulla nostra vita quotidiana. E costi che, soprattutto in un momento di stasi economica, rappresentano una scelta difficile e comportano rinunce che non tutti sentono come necessarie.
Dall’altro, alcune nazioni rifiutano di impegnarsi nella lotta per l’ambiente e per la natura: tra le più grandi, Stati Uniti, Russia e Cina, sia per motivi economici che per calcoli elettorali; tra le più piccole, quelle che, giunte recentemente a un relativo benessere, non intendono rinunciare a quei consumi che tutti gli Stati più ricchi si sono permessi fino a oggi.
L’impegno di queste opere e di questi autori è ispirato al rispetto dell’ambiente e alla necessità di un ritorno alla natura. Ma affinché nasca un’ampia e significativa coscienza ecologica, è necessaria innanzitutto una cultura ambientalista diffusa, e questo è compito di tutto il mondo dell’informazione, dove importante è l’informazione politica ed economica che i media trasmettono in proposito.
Ma è soprattutto il giornalismo culturale a poter sollecitare e sviluppare il dibattito e la sensibilità necessaria per rimuovere gli ostacoli che il progetto di salvaguardia del pianeta incontra, e per consentire una diffusione universale della coscienza ecologica.
Questa la vera sfida della contemporaneità, e questo il terreno del lavoro del prossimo Festival del Giornalismo Culturale che si svolgerà a Urbino nei giorni 10,11,12 ottobre 2025 ma che avrà anche interventi a Pesaro e nel territorio della regione Marche.
Il festival è diretto da Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini con la presidenza di Piero Dorfles ed è organizzato dall’Istituto per la Formazione al Giornalismo e dall’Università di Urbino Carlo Bo, grazie alla collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche e il Patrocinio della Regione Marche.
Questo il programma provvisorio su cui i direttori stanno lavorando ed è diviso in due parti: il festival off e il festival on.
Il programma è provvisiorio
Performance teatrale con Paola Galassi e Romina Antonelli
Dall’erbario al green per una ecologia della cultura
con Giulia Ciarapica, Angelo Ferracuti, Maria Chiara Leonori, Andrea Lombardinilo, Giovanni Martinelli, Lella Mazzoli, Pietro Maranesi e Natalia Tizi
Il paesaggio di Osvaldo Licini e Tullio Pericoli con Tullio Pericoli, Lara Crinò, Nunzio Giustozzi, Lella Mazzoli e Daniela Simoni
Per un pugno di alberi - quiz letterario rivolto agli studenti degli Istituti scolastici di Urbino con Piero Dorfles a partire dal romanzo “L'olivo bianco” di Carmine Abate (Aboca Edizioni)
Anteprima festival proiezione a cura della Cineteca di Bologna con Anna Fiaccarini
Premiazione della classe degli Istituti scolastici di Urbino vincitrice di Per un pugno di alberi
Presentazione della ricerca su pubblicità e greenwashing con Stefania Antonioni, Piero Dorfles e Marisandra Lizzi
Cultura della sostenibilità a cura di Conai: Tonia Cartolano, Piero Dorfles, Simona Fontana, Lella Mazzoli, Gianni Todini
Lectio Stefano Mancuso. La rivolta delle piante
Premio Fenice Conai
Evento-intervista Letture e immagini con Serena Dandini e Giorgio Zanchini
Saluti delle autorità
Lectio Mario Tozzi Salvare il salvabile
Presentazione dei dati della ricerca Lettura e nuove generazioni sui temi dell'ecologia e dell'ambiente in collaborazione con Cepell - con Claudia D’Ippolito, Luciano Lanna, Lella Mazzoli, Giovanni Solimine
Collegamento con Station Leader della Base Antartica in collaborazione con CNR
Premio FGCult25 per il Giornalismo Culturale
Come si parla di ambiente e cultura sulla carta stampata
con Marco Cattaneo, Antonio Pascale, Agnese Pini e Roberta Scorranese
Lectio di Telmo Pievani. E intanto il pianeta si scalda. Crisi climatica e rimozioni
Come si parla di ambiente e cultura in radio e TV con Donatella Bianchi, Sonia Filippazzi e Luca Mercalli
Letteratura, editoria e ambiente con Giulio Betti e Giovanni Solimine
La storia siamo noi Incontro-spettacolo con Flavio Soriga e Roberto Pischedda
Evento-Intervista Gli albori del paesaggio dal vero con Caterina Volpi e Stefano Bucci
Arte, giardini e paesaggio con Luigi Gallo e Tiziana Maffei
Cinema e ambiente a cura della Cineteca di Bologna
Umanesimo e ambiente con Giulio Ferroni in dialogo con Paolo Di Paolo
Elegia mistica e della natura: Il Cantico delle Creature
con Monsignor Sandro Salvucci
Paolo di Paolo e Piero Dorfles reciteranno e commenteranno opere poetiche sulla Natura
Simone Cantarini (1612 - 1648) detto il Pesarese curata da Luigi Gallo, Anna Maria Ambrosini Massari e Yuri Primarosa
Il paese della biodiversità. Il patrimonio naturale italiano, realizzata da National Geographic Italia con il National Biodiversity Future Center a cura del CNR
Quel lontano mar, quei monti azzurri - Il paesaggio di Licini e Pericoli